
«Egli dormì perché stessimo svegli noi,
Lui che era morto perché fossimo vivi noi».
(Agostino d’Ippona – Sermo 221, 4)
Gesù Cristo è, infatti, la parola incarnata di Dio e perciò stesso l’unica verità capace
di salvare l’uomo.
Questa salvezza, che si manifesta nella resurrezione di Cristo, ci dà la speranza-
certezza che ogni partecipazione alla sofferenza e alla morte di Gesù, nei suoi e
nostri fratelli, è garanzia di quella vita che Egli ci è venuto a portare con pienezza.
Siamo così uniti dall’amore di Dio con tutti coloro che hanno questa stessa speranza
e ci sentiamo responsabili, da laici e con il nostro carisma e mandato di educatori,
di partecipare alla crescita di questo corpo che è la Chiesa, popolo di Dio che
cammina nella storia.
Operiamo in comunione con coloro che Dio ha posto come pastori e in spirito di
collaborazione con chi si impegna nell’evangelizzazione e nella formazione cristiana
delle giovani generazioni, anche partecipando alla programmazione pastorale.
Per vivere questa esperienza di fede, che deve sempre crescere e rinnovarsi
nell’ascolto della Parola di Dio, nella preghiera e nella vita sacramentale,
apparteniamo a comunità che trovano il loro momento privilegiato nella
celebrazione dell’Eucaristia e che si sforzano di informare la loro vita a uno spirito
di servizio, come espressione concreta della carità.